venerdì 26 luglio 2024

14/03:::::::Happy birthday GIANNI BELLA

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Cantante e chitarrista di alcuni complessi catanesi, alla fine degli anni sessanta Gianni Bella si trasferisce a Milano al seguito della sorella Marcella, che muove i primi passi come cantante dopo essere stata notata da Mike Bongiorno nel corso di una serata in Sicilia[1]

Per lei compone il suo primo singolo di successo, Hai ragione tu, assieme a Italo Janne (anche se sull’etichetta del disco compare stranamente come G.Bell). Nel 1972 Marcella partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Montagne verdi, scritta da Gianni e Giancarlo Bigazzi[2]. Il testo di Montagne verdi fu scritto da Bigazzi espressamente per Marcella, pensando alla nostalgia della ragazza che si era trasferita a Milano per le montagne intorno a Catania. La stessa Marcella racconta che quando suo fratello Gianni gliela fece ascoltare alla chitarra per la prima volta, restò un po’ delusa. Gianni non la prese bene, ma la mattina dopo Marcella ci ripensò. Il motivo le era rimasto in mente per tutta la notte[3].

Con quest’ultimo comincia un sodalizio artistico che continuerà per tutto il decennio. Insieme scrivono per Marcella le hit Sole che nasce, sole che muore (1972), Un sorriso e poi perdonami (1972), Io domani (1973) e Nessuno mai (1974).Mentre Marcella si impone tra le cantanti italiane di maggiore successo, Gianni, con l’aiuto dell’autore Bigazzi, comincia la propria carriera solista e subito ottiene un buon esito partecipando a Un disco per l’estate 1974 con Più ci penso (che rimane dal 3 agosto al 23 novembre 1974 nella top ten italiana[4]), manifestazione cui torna con minor successo l’anno successivo con Oh mama. Parallelamente persegue la sua attività di compositore insieme al fratello Antonio Bella con il quale firma alcune canzoni di discreto successo (Sto piangendoCaraSoli) che costituiscono parte del repertorio del complesso dei Beans. Nel 1976 vince il Festivalbar con Non si può morire dentro, canzone con cui scala le classifiche (il brano rimane nella top ten italiana dal 12 giugno al 23 ottobre 1976, e riesce ad aggiudicarsi il primo posto il 10 luglio mantenendolo per dieci settimane[5]), poi inserita nel suo primo album long playing (33 giri) Sogni di un robot. Nel 1977 esce il suo secondo album Io canto e tu e nel 1978 si ripresenta con buon successo al Festivalbar interpretando No, singolo inserito poi nel long playing Toc toc; nel 1980 esce Dolce uragano.

Negli anni ottanta prosegue l’attività di solista, partecipando al Festival di Sanremo 1981 con il brano Questo amore non si tocca e di autore per la sorella Marcella componendo con Mogol l’hit internazionale Nell’aria (1983). Il testo di Nell’aria è piuttosto spinto ed era stato confezionato intenzionalmente per fornire un’immagine sexy di Marcella, la quale inizialmente si rifiutò di cantarlo. Fu proprio il fratello Gianni a rassicurarla convincendola del fatto che con la sua voce il pezzo avrebbe avuto grande incisività.[6]

Sempre con Marcella incide anche il 45 giri dal titolo L’ultima poesia (1985), che ottiene buonissimi riscontri, anch’esso scritto a quattro mani con Mogol. Giulio Rapetti, infatti, diventa autore e produttore di Gianni (collaborazione che continua tuttora). Questo risulterà per il cantautore un periodo fecondo e molto valido come compositore per molti artisti. Fra questi si citano Gianni Morandi (a cui affida il brano La mia nemica amatissima presentato al Festival di Sanremo 1983, composto insieme al fratello Rosario Bella) e Ornella Vanoni. Contemporaneamente lavora con grandi musicisti come l’inglese Geoff Westley, insieme al quale produce i suoi successivi lavori discografici G.b.1 (1983), Una luce (1986) e Due cuori rossi di vergogna (1988).

Nel 1990 partecipa per la seconda volta al Festival di Sanremo, in coppia con la sorella Marcella, ottenendo un buon riscontro col brano Verso l’ignoto, inciso a Londra, nuovamente con l’apporto di Geoff Westley. Nel 1991 si ripresenta a Sanremo con La fila degli oleandri, tratto dall’album omonimo prodotto da Mogol, mentre Vocalist (1994), registrato a Los Angeles, è il risultato della collaborazione del cantautore catanese con musicisti di fama internazionale come Frank Gambale, Enzo Todesco e Gregg Bissonette. Nel 1998 registra con Marcella negli Stati Uniti d’America un paio di brani, È un miracolo ed Ama la vita, entrambi scartati dalle commissioni selezionatrici del Festival di Sanremo, poi inseriti in un album interpretato per intero in coppia, dal titolo Finalmente insieme.

Alla fine degli anni novanta firma uno dei maggiori successi della carriera di Adriano CelentanoL’emozione non ha voce[7], grazie alla quale l’album Io non so parlar d’amore rimane per ben due anni nella Top 50 italiana. Sempre insieme a Mogol compone la maggior parte dei brani dell’album Esco di rado e parlo ancora meno (2000) e dei successivi Per sempre (2002), C’è sempre un motivo (2004) e Dormi amore, la situazione non è buona (2007), tutti incisi dal molleggiato.

L’attività di compositore di Gianni Bella, negli anni duemila, si è rivolta anche al mondo della televisione. Portano la sua firma, infatti, le colonne sonore di fiction tv come “Uno bianca” (2001) e “Il testimone” (2001), oltre a film come “La notte breve” (2006).

Partecipa nuovamente al Festival di Sanremo nel 2001 presentando Il profumo del mare e nel 2007, insieme alla sorella Marcella, con Forever per sempre, singolo che otterrà un buon riscontro di vendite. In seguito esce l’album dal titolo omonimo: si tratta del secondo eseguito insieme dai fratelli Bella.

Il 15 gennaio del 2010 l’artista viene colpito da un ictus e ricoverato presso l’ospedale San Giorgio di Ferrara, centro specializzato nella riabilitazione. Dopo una degenza durata sette mesi, l’artista viene dimesso grazie ai notevoli miglioramenti ottenuti[2] e si mette subito al lavoro insieme all’amico Mogol e a Geoff Westley per ultimare l’opera teatrale Storia di una capinera, tratta dall’omonimo romanzo di Giovanni Verga e incominciata nel 2006[8].

Nel 2011 la sua canzone Rinascimento, composta con Mogol poco prima dei suoi problemi di salute, viene interpretata da un commosso Gianni Morandi al Festival di Sanremo, proprio per rendergli omaggio[9][10][11].

Nel 2014, superata la convalescenza, scrive la sua prima composizione autobiografica. Il testo, firmato da Stefano Pieroni, fa indiretto riferimento alla sua storia, senza trascurare l’episodio della malattia. Tale brano viene presentato ai provini per il Festival di Sanremo 2015 dalla sorella Marcella, ma viene scartato.

Il giorno 8 marzo del 2015, al Teatro Dal Verme di Milano, si è tenuta una serata evento fortemente voluta da Marcella Bella in onore del fratello Gianni. Il concerto, intitolato Una serata Bella… per te Gianni, ha visto la partecipazione di artisti da tempo vicini ai fratelli Bella come Loredana BertèUmberto TozziMario BiondiMario Lavezzi e di alcune nuove voci del panorama italiano, quali Annalisa e Deborah Iurato. Scopo dell’evento è stato ripercorrere, sin dalle prime composizioni, la carriera di Gianni Bella, senza trascurare i successi scritti per altri artisti, primo tra tutti Adriano Celentano; molti i duetti ai quali Marcella ha dato vita assieme ai colleghi. Il 9 giugno 2015 il concerto è stato trasmesso in prima serata su Rete 4[12] ottenendo un ascolto superiore alla media di rete[1

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