Per certi versi Postal Market è stata una piccola Amazon su carta
In tempi non sospetti, senza Internet, un imponente sistema di consegne a domicilio, via telefono e non a portata di mouse.
L’antesignano dell’e-commerce in Italia è nato nel 1959 nel Milanese, a San Bovio, frazione di Peschiera Borromeo, a due passi dalle piste dell’aeroporto di Linate. Ha chiuso i cancelli nel 2007 ma prima furono anni d’oro.
Correvano i Settanta e l’Italia, soprattutto quella di provincia, scopriva un nuovo meraviglioso modo per acquistare prodotti e marchi reclamizzati in televisione. Senza scordare che per noi adolescenti degli Anni Ottanta Postal Market era soprattutto un modo per sbirciare la sezione dedicata all’intimo 😉
Giorgio Gaber e Ombretta Colli erano i testimonial, Krizia e Biagiotti firmavano i cataloghi più esclusivi.
A metà Anni Ottanta il fatturato era di 385 miliardi di lire, 1.400 i dipendenti. Poi i debiti, i tentativi di acquisizione straniera, il fallimento, quindi l’oblio.
Qui accanto la copertina di un catalogo
Anno 1985 e lo splendore di Eleonora Brigliadori.