La ragazza della porta accanto che volendo può anche trasformarsi in una pantera, la fidanzatina che tutti vorrebbero sposare ma anche la donna che, se agghindata in maniera adeguata, sa essere tremendamente sexy. Tutto questo è, agli occhi di gran parte degli spettatori abituali dei suoi film, Margaret Mary Emily Anne Hyra, in arte semplicemente Meg Ryan.Nata il 19 novembre del 1961 a Fairfield, in Connecticut, da un professore di high school e da un’attrice frustrata (i due dopo anni di litigi si separeranno, con grande sofferenza di Meg) non ha dovuto faticgché per conquistare la notorietà cinematografica.
Grazie alla sua dolcezza, a quella capacità tutta sua di alternare espressioni disarmanti a facce buffe di grande tenerezza, ha conquistato rapidamente il pubblico, anche in virtù dei personaggi di cui ha scelto di indossare i panni: gli assomigliano tutti tremendamente (o, per lo meno, sono tutti tremendamente credibili).
Ottiene poi delle piccole parti televisive, prima nella soap opera “Così gira il mondo” dal 1982 al 1984, e succesivamente in “One of the boys”, poi cancellata. L’affermazione arriva nel film di Ridley Scott”Top gun” (con Tom Cruise): è il 1986. Grazie a questa pellicola Meg Ryan conquista il ruolo di protagonista nel film di Steven Spielberg “Salto nel buio”, a fianco di Martin Short e Dennis Quaid, suo futuro compagno e sempre assai malvisto dalla madre. Sarà proprio a causa degli attriti fra lei e Quaid che i rapporti con Meg andranno via via declinando. Ad ogni modo, la coppia sembra solida e stabile, tant’è che i due metteranno al mondo Jack Henry Quaid.
Nel 1988 gira “Dead or arrival” e “Il Presidio: scena di un crimine”, di Peter Hyams, film che la vede al fianco del sex symbol Sean Connery.
Ma il grande successo arriva nel 1989 grazie all’esilarante “Harry ti presento Sally”, diretto da quel genio della comicità che è Robert Reiner e con un comico di classe come Billy Crystal. Il suo destino sembra quello di interpretatre in eterno il personaggio della brava ragazza acqua e sapone, ma si vede che il gioco vale la candela, se solo qualche anno dopo, e precisamente nel 1994, la rivista “People” la inserisce tra le cinquanta donne più belle del mondo.
La sua carriera ormai viaggia sul velluto. Si cimenta in una serie di film romantici che la proiettano nei cuori di tutti come “Insonnia d’amore” (con Tom Hanks), “Amarsi” (con Andy Garcia), o “French kiss” (con Kevin Kleine). Poi seguono “Joe contro il Vulcano” (1990), “The doors” (1991) del grande Oliver Stone, e quell’altro ammazza-incassi che è stato “C’è Post@ per te”.
Nello stesso anno, il 1998, è stata anche la protagonista di “City of angels”, insieme al sempre sorprendente Nicolas Cage mentre l’anno successivo l’ha vista impegnata nel non memorabile “Avviso di chiamata”, diretto ed interpretato da Diane Keaton (insieme ad uno splendido e compianto Walter Matthau). “Rapimento e riscatto”, del 2001, segna invece la fine del matrimonio con Dennis Quaid, provocata dal breve ma tempestoso flirt con il “gladiatore” Russel Crowe,
Per completare la metamorfosi la diva americana si è fatta anche siliconare le labbra e si concessa in numerose scene “hot” nel rovente “In the cut” di Jane Campion. La signorina “ti presento Sally”, ha dunque lasciato definitivamente il posto alla calda Frannie Avery, l’insegnante newyorchese protagonista del film della Campion.